Il vasto conflitto iniziato nel 1914 è ancora
oggi, nell’imminenza del suo centenario, una guerra da capire
nella sua complessità.
Il coinvolgimento di estesi territori in Europa non è stato
uniforme nelle conseguenze, che hanno pesato in modo più
rilevante sulle aree interessate dai fronti di combattimento.
La Galizia sul fronte orientale, la Lorena su quello occidentale
e la Serbia nei Balcani hanno sperimentato un guerra totale, la
stessa che ha travolto la regione posta tra i fiumi Isonzo e
Piave tra il 1915 e il 1918.
Tali territori hanno subito distruzioni materiali,
sconvolgimenti ecologici, bombardamenti, spostamenti di
popolazione, morti militari e civili, a cui vanno aggiunte le
sofferenze dei feriti, dei mutilati, il dolore delle vedove e
degli orfani.
Il comune di Teglio Veneto, come tutti i comuni a ridosso del
Tagliamento, è stato a lungo retrovia del fronte e ha sopportato
il disastroso passaggio delle truppe italiane e di quelle
austriache dopo Caporetto: gli abitanti di questo territorio
hanno conosciuto più di altri la prima guerra totale del XX
secolo.
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Franco
Cecotti, già docente di italiano e storia negli Istituti
superiori di Trieste, è membro del Consiglio Direttivo
dell’Istituto regionale per la storia del movimento di
liberazione nel Friuli Venezia Giulia, di cui è stato presidente
dal 2003 al giugno 2007.
Dal 2012 è vice presidente dell’Aned.
Ha collaborato con il Ministero della Pubblica Istruzione, dal
1998 al 2003, in diversi progetti nazionali di formazione dei
docenti sulla didattica della storia contemporanea.
Interessi di ricerca sono lo studio dei confini (e la loro
rappresentazione cartografica), l’emigrazione italiana, le
condizioni dei civili durante la prima guerra mondiale, la
didattica della storia, l’uso della fotografia come documento di
storia.
Su tali temi ha pubblicato diversi saggi e volumi, ha curato tre
esposizioni storiche, e ha partecipato a circa duecento
iniziative culturali (conferenze, convegni, corsi di
aggiornamento, ecc.). |