Giovedì  5 settembre 2013 ore 19.30

 

Incontro con lo storico
FRANCO CECOTTI
(Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia)

Il vasto conflitto iniziato nel 1914 è ancora oggi, nell’imminenza del suo centenario, una guerra da capire nella sua complessità.
Il coinvolgimento di estesi territori in Europa non è stato uniforme nelle conseguenze, che hanno pesato in modo più rilevante sulle aree interessate dai fronti di combattimento.
La Galizia sul fronte orientale, la Lorena su quello occidentale e la Serbia nei Balcani hanno sperimentato un guerra totale, la stessa che ha travolto la regione posta tra i fiumi Isonzo e Piave tra il 1915 e il 1918.
Tali territori hanno subito distruzioni materiali, sconvolgimenti ecologici, bombardamenti, spostamenti di popolazione, morti militari e civili, a cui vanno aggiunte le sofferenze dei feriti, dei mutilati, il dolore delle vedove e degli orfani.
Il comune di Teglio Veneto, come tutti i comuni a ridosso del Tagliamento, è stato a lungo retrovia del fronte e ha sopportato il disastroso passaggio delle truppe italiane e di quelle austriache dopo Caporetto: gli abitanti di questo territorio hanno conosciuto più di altri la prima guerra totale del XX secolo.

Franco Cecotti, già docente di italiano e storia negli Istituti superiori di Trieste, è membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia, di cui è stato presidente dal 2003 al giugno 2007.
Dal 2012 è vice presidente dell’Aned.
Ha collaborato con il Ministero della Pubblica Istruzione, dal 1998 al 2003, in diversi progetti nazionali di formazione dei docenti sulla didattica della storia contemporanea.
Interessi di ricerca sono lo studio dei confini (e la loro rappresentazione cartografica), l’emigrazione italiana, le condizioni dei civili durante la prima guerra mondiale, la didattica della storia, l’uso della fotografia come documento di storia.
Su tali temi ha pubblicato diversi saggi e volumi, ha curato tre esposizioni storiche, e ha partecipato a circa duecento iniziative culturali (conferenze, convegni, corsi di aggiornamento, ecc.).

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